2 NOVEMBRE
Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti
dal Martirologio Romano
La commemorazione di tutti i fedeli defunti, per mezzo della quale, la pia Madre Chiesa, dopo essersi adoperata a celebrare con degne lodi tutti i suoi figli che già esultano in cielo, si prende cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduto nel segno della fede e si sono addormentati della speranza della risurrezione, nonché per tutti coloro vissuti dall’inizio del mondo, la cui fede è conosciuta soltanto agli occhi di Dio, perché, purificati dalla macchia del peccato ed entrati a far parte della compagnia dei cittadini celesti, possano finalmente godere della visione del volto di Dio.
2 novembre 1535
Ad Avila in Spagna, Teresa de Cepeda y Ahumada, contro la volontà di suo padre, e con il consenso del domenicano Vincenzo Barrón, confessore di suo padre, all’alba lascia la casa per il Monastero di Santa Maria de La Encarnación nella sua città natale. La accompagna nella fuga il fratello Antonio, che persuaso da Teresa chiede di entrare nel Convento dei Domenicani, ma viene rinviato a casa.
2 novembre 1536
Ad Avila in Spagna, nel Monastero di Santa Maria de La Encarnación Teresa de Cepeda y Ahumada riceve l’abito di Nostra Signora del Carmine e inizia il l’anno di noviziato. «Appena vestii l’abito religioso, subito il Signore mi fece capire fino a che punto Egli favorisca quelli che si fanno violenza per servirlo. Rammento, e credo proprio di affermare il vero, che quando lasciai la casa di mio padre provai un dolore così lancinante, da farmi pensare che non se ne provi uno maggiore allorché si sta per morire: sembrava che le ossa mi si slogassero ad una ad una (…). Procedevo esercitando su me stessa uno sforzo così intenso che, se il Signore non mi avesse aiutata, ogni mia considerazione sarebbe stata insufficiente per continuare la rotta. In quel frangente Egli mi infuse una tale energia per vincere me stessa, da permettermi da concretizzare il mio ideale» (Vita 4,3)
2 novembre 1570
Dopo un’adolescenza trascorsa tra i campi, ma già illustrata da grandi grazie do ordine mistico, la Beata Anna di San Bartolomeo (García Manzanas) entra nel Protomonastero di San José ad Avila in Spagna. Anna ha ventun’anni. Non era presente ad accoglierla Santa Teresa di Gesù perché impegnata a Salamanca per fondare il settimo Carmelo.
2 novembre 1610
Nel Monastero dell’Incarnazione nella città di Cuerva in Spagna, muore Anna della Madre di Dio (Anna de Palma). Figlia di Pietro Gonzáles e di Maria Álvarez. Conobbe Teresa di Gesù nel Palazzo di Donna Luisa de la Cerda. Rimasta vedova prese l’abito nel nuovo Monastero di Toledo appena fondato. Professò il 15 novembre 1570. Fu una delle fondatrici del Monastero di Cuerva (1585).
2 novembre 1622
A Tatta, città delle Indie Orientali (oggi Pakistan), muore Ludovico Francesco di Santa Maria (Ludovico de Hierro). Nato a Eciya, regione dell’Andalusia, in Spagna nel 1580. Era sacerdote e lavorava presso la Curia di Roma. Entrò a Santa Maria della Vittoria e professò il 22 ottobre 1606. Fu inviato in Persia (Iran) nel 1611 e raggiunse Ispahan nel 1612; fu trasferito alla residenza di Ormuz nel Golfo Persico e nel medesimo anno, raggiunse le Indie Orientali. Fondò la residenza di Tatta e costruì la chiesa (15 agosto 1618).
2 novembre 1631
A Bruges in Belgio fondazione del Convento dei nostri padri sotto il titolo di San Giuseppe. Fondatore Domenico di Gesù con Onofrio della Concezione e Giovanni Battista della Convezione.
2 novembre 1643
A Lodi fondazione del Convento dei nostri padri della Provincia di Lombardia nel Convento già dei monaci Cluniacensi. Ora non esiste più.
2 novembre 1913
Nella Parrocchia di Santa Zita in Genova è rigenerato in Cristo Alberto Ballestrero.