28 OTTOBRE
Ss. Simone e Giuda, apostoli
Festa
dal Martirologio Romano
San Luca Evangelista, che come è riferito, nacque ad Antiochia e faceva il medico.
Convertito a Cristo e divenuto compagno carissimo di San Paolo Apostolo, ordinò diligentemente nel Vangelo ciò che Gesù fece e insegnò ed è chiamato lo scrittore della mansuetudine di Cristo.
Negli Atti degli Apostoli narrò i primi anni della vita della Chiesa fino alla venuta a Roma di Paolo.
Signore Dio nostro, che hai scelto San Luca per rivelare al mondo la predicazione e con gli scritti il mistero della tua predilezione per i poveri, fa’ che i cristiani formino un cuor solo e un’anima sola, e tutti i popoli vedano la tua salvezza.
Per il nostro Signore…
Amen.
28 ottobre 1544
Nace a Madrigal de las Altas Torres (Spagna) la serva di Dio Catalina de Balmaseda y San Martín, da genitori profondamente cristiani: Cristoforo e Giovanna de Bustamante y Sanmartín, di nobile discendenza. Terza di quattro figli, fin da bambina amava pregare. Di precoce intelligenza, a suo padre e alla governante chiedeva spiegazioni sulla dottrina cristiana, nello stesso tempo era generosa verso i poveri, particolarmente verso i bambini. Giovinetta, visitava gli infermi nell’ospedale e nelle loro case, invitando le coetanee a fare lo stesso ai senzatetto offriva la sua casa per passarvi la notte. Insieme a sua sorella soccorse con coraggio e generosità gli ammalati durante la peste che colpì Madrigal nel 1570. Parente di Teresa di Gesù, quando rimase sola per la morte dei genitori e dei fratelli, fu accolta nel monastero di Medi na del Campo, dove prese l’abito il 6 ott. 1571; il 5 ago. 1573 fece la professione. Tra Caterina e Teresa vi era una conoscenza profonda e un sostegno reciproco sulla via della santità. Quando Teresa la designò priora del nuovo monastero di Soria nel 1581, parlando di lei con il provinciale, p. Girolamo Gracián ebbe a dire: «Caterina di Cristo sa amare molto Dio ed è una grande santa ed ha una spiritualità molto alta, e non ha bisogno di sapere di più per governare. Sarà una brava priora come ce ne sono tante». L’ultima lettera conosciuta di Santa Teresa è indirizzata proprio a Caterina. Alla morte di Teresa di Gesù (5 ott. 1582), p. Gracián chiese a Caterina di Cristo di mettere per iscritto la sua esperienza interiore e la designò continuatrice dell’opera di Santa Teresa di Gesù; fu lei ad aprire la prim a comunità carmelitana di Pamplona, l’8 dic. 1583 e quella di Barcellona (Catalogna), il 14 giu. 1588. Già in vita Madre Caterina godeva fama di santità per le sue virtù, specialmente l’umiltà e la carità. Purificata dalla sofferenza e stimata da tutti, morì a Barcellona il 3 gen. 1594, suscitando il rimpianto di quanti l’avevano conosciuta. Nel 1604 i suoi resti mortali furono traslati a Pamplona: a quattro secoli di distanza il suo corpo permane prodigiosamente incorrotto.
28 ottobre 1618
A Saintes in Francia, fondazione del Monastero delle nostre monache sotto il titolo della Madre di Dio e di San Giuseppe. Per iniziativa del Barone de Chabannes e della sua sposa la Baronessa de Gourgues, Bérulle (uno dei tre «superiori francesi») accolse il progetto di fondare un Carmelo a Saintes. Fu scelta per la fondazione Isabella degli Angeli (Márquez), professa di Salamanca (Spagna) e una delle fondatrici del primo Monastero di Francia. Essendo occupata alla fondazione di Toulouse, Isabella degli Angeli delegò Maria della Trinità (Sevin), professa dell’Incarnazione di Parigi. Maria della Trinità portò con sé Antonietta dello Spirito Santo (Carignan), Giovanna dello Spirito Santo (Brunet), tutte le rimanenti le prese dal Monastero di Bordeaux; Maria di Sant’Alberto, professa di Digione e campagna a Bordeaux con Maria della Trinità. Risolti tutte le difficoltà proprie di una fondazione Maria della Trinità (Sevin) ritornò a Bordeaux circa otto mesi dopo, lasciando come nuova priora del Carmelo Maddalena di Gesù, il cui capitale era servito alla fondazione di Saintes. La Madre Maddalena di Gesù era a capo della comunità quando si unì con le dei due Carmeli di Bordeaux sue compagne di noviziato, per chiedere che le loro rispettive comunità fossero poste sotto la giurisdizione dei Padri dell’Ordine, realizzando così pienamente ciò che Teresa di Gesù chiedeva nelle sue Costituzioni. I «superiori francesi» si opposero. Le monache e i loro tre Monasteri furono confinati nel 1621 nel Monastero dell’Assunzione di Bordeaux. Le “ribelli”, che erano la maggior parte delle tre comunità, partirono il 21 novembre 1624, dirigendosi verso la Lorena, Ducato indipendente di Francia, e per tanto non sottomesso alla giurisdizione dei «superiori francesi» (J. Gallemant, A. Duval e P. Bérulle). A Nancy, dove vi era un convento di Padri e di Monache dell’Ordine furono accolte amorevolmente. Dopo un intervallo di tre anni nel Monastero furono ospitate per tre anni nel Carmelo di Nancy da dove partirono per fondare a Pont-à-Mousson e a Bar-le-Duc. I «superiori francesi» inviarono allora a Saintes Margherita del SS. Sacramento, professa di Pontoise, figlia di Madame Acarie, che era di loro fiducia e prese possesso del priorato il 14 agosto 1622. La comunità fu ricca in vocazioni. Durante la Rivoluzione Francese, gli emissari della Convenzione violarono la clausura l’8 settembre 1792 e scacciarono la comunità, il Monastero fu soppresso. Alcune monache soffrirono il martirio.
28 ottobre 1624
Ad Hertogenbosch (Bois-le-Duc), in Olanda fondazione del primo Monastero delle nostre monache sotto il titolo di Sant’Anna. La fondazione fu realizzata dal Monastero di Anversa-Hopland in Belgio. Le fondatrici furono: Anna di Gesù (Van der Duyne), olandese fu la prima priora; Teresa di Gesù Maria (Worlsley), sorella della fondatrice del Carmelo di Anversa-Hopland, Anna dell’Ascensione, come sottopriora e maestra delle novizie e cinque novizie olandesi. La fondazione si fece precisamente con vocazioni native d’Olanda. Hertogenbosch fu presa dal Principe di Orange Federico Enrico. Monastero venne distrutto ne 1630 dall’esercito calvinista. Essendo la comunità di Bois-le-Duc numerosa e non potendo ritornare al loro primitivo Carmelo perché la città era caduta in mano ai protestanti, decisero di dividersi e realizzare due nuove fondazioni, un gruppo partì e fondò Colonia-Loreto (1630) l’altro composto fondò quello di Aalst (1632).
28 ottobre 1626
A Lille in Francia fondazione del Monastero delle nostre monache sotto il titolo di Santa Teresa di Gesù. La fondazione del Monastero cominciò a Morlaix in Bretagna nel 1619. Promotrice fu la Signorina Carémar, Signora di Langonet, che conosciuto il desidero della città di avere un Carmelo si rivolse Domenico di Gesù Maria, Preposito Generale, ottenendone le autorizzazioni e tre monache dei Paesi Bassi. Le fondatrici designate furono: Margherita di San Francesco (Batzon), professa di Bruxelles e che la Beata Anna di San Bartolomeo propose come priora; più le professe di Tournai Chiara di Gesù (Cornhuse) e Teresa Angelica di Gesù (d’Espières). La vocazioni cominciarono ad affluire come pure le e difficoltà (col Cardinale de Bérulle) essendo un Monastero non posto sotto la giurisdizione dei «superiori francesi». Dalla primitiva sede a Morlaix il Monastero viene oggi solennemente traslato. La Rivoluzione Francese chiuse il Monastero e le diciotto monache di Lille il 14 settembre 1792, incluse le rifugiate del Carmelo di Tournai e Ypres, si dispersero presso famiglie e amici.
28 ottobre 1674
Nella città di Milano fondazione del Monastero delle nostre monache sotto il titolo dei Ss. Giuseppe e Teresa. è il primo Carmelo Teresiano della città. Fondatore: il Monastero di Cremona che inviò a Milano Antonia della Trinità, Teresa di Gesù, Francesca dell’Annunziata e Isabella degli Angeli. Soppresso nel 1810, ripristinato in nuova sede nel 1925 sotto il titolo di Santa Teresa di Gesù Bambino.
28 ottobre 1876
Nasce, alle due e trenta pomeridiane, a Pisa il Servo di Dio Raffaello Carlo Rossi, da Francesco e da Maria Palamidessi. La famiglia apparteneva alla borghesia pisana, il padre legale di banca.
28 ottobre 1965
Il Concilio Ecumenico Vaticano II radunato nella Basilica di San Pietro in Vaticano solennemente promulga il Decreto Perfectæ Caritatis sul rinnovamento della Vita Religiosa. «Il rinnovamento della Vita Religiosa comporta sia il continuo ritorno alle fonti di una vita cristiana, sia l’adattamento degli Istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi» (P.C., 2).
28 ottobre 2007
Nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, beatificazione di 498 martiri della rivoluzione marxista del 1934 e della guerra civile, 1936-1939, in Spagna.
In una nota del 12 giugno la Conferenza Episcopale Spagnola precisa bene che non si tratta di martiri della guerra civile, bensì di martiri della persecuzione religiosa in Spagna.
Questo gruppo di 498 martiri è formato da: 2 vescovi, 24 sacerdoti diocesani, 462 religiosi, 1 diacono, 1 suddiacono e 7 laici. Tra i religiosi si trovano anche dei Carmelitani Scalzi:
Beato Eufrasio del Bambino Gesù, della Provincia di Burgos (1897-1934), assassinato durante la rivoluzione di ottobre del 1934 ad Oviedo.
Segue la lista di 16 martiri di Barcellona (Luglio 1936):
Beato Luca di S. Giuseppe (1872-1936),
Beato Giorgio di S. Giuseppe (1889-1936)
Beato Giacomo di Santa Teresa (1886-1936),
Beato Giovanni Giuseppe di Gesù Crocifisso (1911-1936),
Beato Romualdo di Santa Caterina (1866-1936),
Beato Pier Tommaso della V. del Pilar (1893-1936),
Beato Luigi Maria della Grazia (1902-1936),
Beato Giuseppe Mariano degli Angeli (1912-1936),
Beato Marcello di Sant’Anna (1914-1936),
Beato Antonio Mª di Gesù (1907-1936),
Beato Alfonso del S.cro Cuore di Maria (1905-1936),
Beato Edoardo del Bambino Gesù (1897-1936),
Beato Gabriele dell’Annunciazione (1908-1936),
Beato Gioacchino di S. Giuseppe (1914-1936),
Beato Giuseppe Casas Ros (1916-1936), seminarista diocesano, cugino del Beato Gioacchino di San Giuseppe.
Seguono altri 16 martiri della Provincia di Castiglia a Toledo (Luglio di 1936), cinque sacerdoti, 8 giovani professi e 3 fratelli laici:
Beato Eusebio del Bambino Gesù (1888-1936),
Beato Nazario del Sacro Cuore (1901-1936),
Beato Pier Giuseppe dei Sacri Cuori (1861-1936),
Beato Raimondo della V. del Carmelo (1896-1936),
Beato Tirso di Gesù Maria (1889-1936),
Beato Giuseppe Agostino del SS. Sacramento (1912-1936),
Beato Ermilio di S. Eliseo (1913-1936),
Beato Eliseo di Gesù Crocifisso (1913-1936),
Beato Perfetto della V. del Carmelo (1914-1936),
Beato Melchiorre del Bambino Gesù (1914-1936),
Beato Costanzo di San Giuseppe (1914-1936),
Beato Felice della Vergine del Carmine (1912-1936),
Beato Placido del Bambino Gesù (1912-1936),
Beato Giuseppe Maria dell’Addolorata (1901-1936),
Beato Daniele del Bambino Gesù (1908-1936),
Beato Clemente dei Sacri Cuori (1911-1936).
Vi sono pure quattro Carmelitane Missionarie:
Beata Speranza della Croce,
Beata Maria Rifugio di San Angelo,
Beata Daniela di San Barnaba,
Beata Graziella di S. Giovanni della Croce.
e la Beata Apollonia Lizarraga del SS. Sacramento, Carmelitana della Carità, superiora generale della sua Congregazione. Fu barbaramente martirizzata: il suo cadavere, fatto a pezzi, e dato in pasto ai maiali.
In questo stesso gruppo giorno sono stati beatificati anche diciassette religiosi spagnoli appartenenti a varie comunità Carmelitane dell’Antica Osservanza diedero la loro vita in difesa ed in testimonianza della loro fede cristiana e consacrazione a Gesù Cristo.
Questi religiosi furono:
Beato Ángel Maria Prat Hostench, priore,
Beato Eliseo Maria Maneus Besalduch, maestro dei novizi,
Beato Anastasio Maria Dorca Coramina,
Beato Eduardo Maria Serrano Buj,
Beato Fr. Pedro Maria Ferrer Marin,
Beato Fr. Andrés Maria Solé Rovina,
Beato Fr. Juan Maria Puigmitjà Rubió,
Beato Fr. Miguel Maria Soler Sala,
Beato Fr. Pedro-Tomás MariaPrat Colledecarrara,
Beato Fr. Eliseo Maria Fontdecaba Quiroga,
Beato Fr. Frs. Elías Maria Garre Egea, novizio,
Beato Fr. José Maria Escoto Ruíz, novizio.
Beato Fr. Ludovico Maria Ayet Canós,
Beato Fr. Angelo Maria Presta Batlle,
Beato Fernando Maria Llobera Puigsech priore della comunità di Olot,
Beato Fr. Eufrosino Maria Raga Nadal, suddiacono, della medesima comunità,
e la Beata Sr. Maria di San Giuseppe Badía Flaquer.
La Conferenza Episcopale Spagnola ha scritto una lettera pastorale dal titolo Voi siete la luce del mondo, al fine di togliere ogni connotazione politica a questa beatificazione così numerosa e di evidenziare solo l’attestazione della fede in Cristo dei martiri assassinati in Spagna in odio alla fede.